tn ponte1Nel Medioevo Osio Sopra era attraversato dalla strada di collegamento fra Trezzo, antica roccaforte del dominio sforzesco di Milano, e la città di Bergamo, sotto il controllo della Serenissima.

L’attraversamento del fiume Brembo era localizzato proprio sul nostro territorio, nel tratto prospiciente la frazione di Marne di Filago, dove l’antico Ponte Corvo, Put Clòv, poteva contare su sponde ravvicinate e rocciose e un grosso basamento naturale affiorante proprio nel mezzo del fiume.

tn anni40Perché una ricerca sulle pagelle? Il ritrovamento delle pagelle di tre alunni di Osio Sopra della prima metà del ‘900 è stato il pretesto per cercare altra documentazione e verificare come, nel tempo, la scuola (per fortuna! ) è cambiata. La lettura storica, sia pur rapida, di alcune pagelle dei sistemi scolastici della fine dell’800 e dei primi del ‘900, fino al 1940, prova come limitato fosse l’interesse per i giovani: se prima erano fondamentali i voti e l’esito finale - l’alunno era solo un vaso da riempire di nozioni -, nel periodo fascista le pagelle erano anche un mezzo di propaganda.

tn aperturaDa secoli esisteva una strada di campagna che, a partire dalla Via Drécia (ai tempi in cui era veramente diritta e collegava la piazza allo Statale 525), portava al Santuario della Madonna della Scopa. Il Santuario era stato ristrutturato già all'inizio del 1900 dal parroco Don Guglielmo Monzani e consacrato nel 1905 dal Vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi, alla presenza del suo segretario personale Angelo Giuseppe Roncalli, futuro Papa e Santo Giovanni XXIII. Mancava un degno viale di accesso al Santuario e vi pose rimedio nel 1933 Don Felice Pedrinelli.

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Per secoli la vita dei contadini nelle nostre campagne procedeva senza sostanziali mutamenti e le innovazioni erano così rare e dilatate nel tempo che il tutto sembrava immutabile.

Alla grande epopea del baco da seta e al conseguente lavoro nelle filande il compito di traghettare la provincia italiana e lombarda dalla dimensione contadina a quella pre-industriale e industriale, a cavallo fra il XIX e il XX secolo.

tn morccdipascoleccC’erano già state grandi epidemie di peste nel Nord Italia. Le più virulente furono la peste nera del 1347 e la peste dei bambini del 1360. In particolare la peste dei bambini del 1360 decimò la popolazione infantile di Osio: i bambini infetti venivano portati in una baracca sulla via del Pascolo, dove ora sorge la cappelletta dei “Murtì” (realizzata parecchi secoli più tardi all'incrocio fra Via Fermi e Via Bonacio), per essere affidati alle cure amorevoli dei volontari, molto spesso genitori loro stessi di bambini infetti.