tn anni40Perché una ricerca sulle pagelle? Il ritrovamento delle pagelle di tre alunni di Osio Sopra della prima metà del ‘900 è stato il pretesto per cercare altra documentazione e verificare come, nel tempo, la scuola (per fortuna! ) è cambiata. La lettura storica, sia pur rapida, di alcune pagelle dei sistemi scolastici della fine dell’800 e dei primi del ‘900, fino al 1940, prova come limitato fosse l’interesse per i giovani: se prima erano fondamentali i voti e l’esito finale - l’alunno era solo un vaso da riempire di nozioni -, nel periodo fascista le pagelle erano anche un mezzo di propaganda.


La pagella scolastica fa però parte della vita di ogni studente e dice molto della scuola: le materie (oggi si chiamano ‘discipline’), i voti o i giudizi, il risultato finale, il sistema di valutazione e, in questi ultimi anni, anche la lettura della personalità dell’alunno, ma, soprattutto, testimonia come e quanto la società ha investito sull’istruzione-educazione dei giovani.

 

I primi attestati di promozione (1873-'74)

Il primo attestato di promozione risale al 1783: l’imperatore d’Austria, Giuseppe II, figlio di Maria Teresa, nel nord d’Italia rende obbligatorio, a conclusione della scuola elementare, un certificato scolastico che riporta un giudizio sintetico: ”L’alunno ha raggiunto una sufficiente capacità nel leggere, nello scrivere e far di conto”.

L’istruzione è affidata a ecclesiastici o a privati che operano con pochi controlli in case private o in parrocchia. Le classi, anche fino a cento alunni, sono organizzate per livello di abilità e non per età: nella stessa classe si possono perciò trovare scolari di età molto diverse con conseguenti difficoltà di relazione.

Poco prima dell’Unità d’Italia qualcosa però nella scuola si muove; infatti nel 1859 con la legge Casati l’istruzione primaria diventa gratuita e obbligatoria per 2 anni: è necessario almeno imparare a leggere, scrivere e far di conto. Con la proclamazione del Regno d’Italia (1861) la legge Casati è estesa con gradualità a tutto il Paese dove l’analfabetismo raggiunge quasi l’80% della popolazione. La riforma prevede, alla fine dell’anno scolastico, solo un attestato di frequenza e promozione, stampato a spese del Comune, dove sono indicati, in trentesimi, i punti meritati negli esami; il percorso scolastico è però annotato sul registro di classe dal maestro che trascrive i voti settimanali, le medie mensili e le assenze.

tn 01 regmens1873

I Comuni intanto, con le casse praticamente vuote, devono gestire l’istruzione primaria con mille difficoltà: devono convincere le famiglie a mandare i figli a scuola, devono reperire i maestri e i locali per le aule.

 

Attestati di promozione e frequenza fra la fine del 1800 e l'inizio del 1900

Nell’Attestato di promozione dell’ anno scolastico 1878-’79 la valutazione riguarda la frequenza e i risultati in trentesimi degli esami di promozione alla classe successiva, la terza, della ‘giovinetta’ Matilde di cui non si riporta nemmeno l’anno di nascita, ma solo il luogo e la paternità. In calce sono riportate le firme della maestra e del rettore.

(Regio decreto del 15 settembre 1860: riguarda i programmi della scuola elementare della Legge Casati)

tn 02 attprom1879

Anche nell’Attestato di frequenza e promozione del 1893-'94 della giovane Cesira, che ha frequentato la 1° classe elementare nell’anno scolastico 1893-’94, non si riporta ancora l’anno di nascita. La valutazione negli esami di promozione è espressa in trentesimi (20/30); sono presenti la firma della maestra e della direttrice.

(Il Regio Decreto del 16 febbraio 1888 riguarda la soppressione dell’insegnamento della religione).

tn 03 attfreq1894

In nessuno dei due attestati si fa riferimento alle materie.

Nel 1911, con la legge Daneo-Credaro, la scuola elementare diventa statale e i maestri dipendenti pubblici. Per i Comuni è una manna: non devono più assumere e pagare i maestri che costano diversamente in base al sesso e all’ubicazione della scuola: 1200 lire per un maestro di scuola urbana di grado inferiore e 333,33 lire per una maestra rurale dello stesso grado. 

L’ Attestato di promozione dell’anno 1920 alla classe 3° di Vincenzo (c’è finalmente la data di nascita dell’alunno: 1910! ) consente di conoscere anche le materie, scritte e orali, valutate in decimi, i risultati dello scrutinio e il punteggio complessivo finale: 39/60. C’è ancora solo il nome paterno!

tn 04 attprom1910


Le pagelle degli alunni di Osio Sopra

 

Le pagelle dopo la riforma di G. Gentile

La riforma scolastica di G. Gentile del 1923 porta diversi cambiamenti : la scuola elementare si divide in due gradi: inferiore, della durata di 3 anni con obbligo di istruzione e non scolastico, perciò la mancata frequenza non è perseguibile con sanzioni, e superiore di 2 anni; i maestri sono assunti con concorsi pubblici; l’insegnamento, prima in dialetto, è impartito in italiano; si introduce lo studio della religione cattolica … 

Anche il Certificato di studio subisce modifiche: compaiono i nomi di entrambi i genitori, cambiano i criteri di valutazione e si aggiungono nuove materie.

tn 05 certfreq1925


Dal Certificato di studio di un alunno di Osio Sopra risalente agli anni scolastici 1924-‘25 o 1925-’26, i soli due anni con singolari criteri di giudizio, risulta un’unica valutazione annuale.

L’alunno, che ha 9 o 11 anni, frequenta ancora la prima o la seconda elementare: le classi erano organizzate per abilità e non per classi di età!
Il documento, incompleto e rilasciato dalla Direzione Didattica di Verdello, evidenzia le novità: le valutazioni, chiamate posti, sono espresse con numeri ordinativi dall’1 (lodevole) al 5 (insufficiente), compare la Condotta con Note speciali che riguardano la ginnastica e l’igiene.

Si incomincia a considerare anche la fisicità del bambino. Ma con quali finalità?

La volontà e il carattere sono valutati solo nella ginnastica e nei giuochi… forse in funzione della preparazione dei futuri soldati?
Il rispetto all’igiene e pulizia della persona, disciplina autonoma con regole, divieti e controlli, assegna alla scuola il compito di migliorare le condizioni igieniche con prescrizioni precise riguardo alla pulizia del corpo, in realtà il compito è affidato agli insegnanti che la mattina devono verificare per ogni alunno la pulizia personale. (Visualizza approfondimento: L'igiene)

Lavori donneschi e manuali: attività di giardinaggio con zappe, rastrelli, vanga… per i maschi; ricamo, rammendo, maglia e confezioni di vestiario per le femmine. (Visualizza approfondimento: Lavori donneschi e manuali)

tn 06 postilla

A fianco del certificato abbiamo riportato anche la "postilla" (con inesattezze ortografiche) che spiega a quali ordinativi corrispondono i posti.

 


Nasce la PAGELLA

Nel 1926 il Fascismo, con un Regio Decreto, istituisce un modello unico di pagella per le scuole elementari:

“Art. 3. La pagella scolastica è fornita dal Provveditorato generale dello Stato in tipo unico secondo il modello stabilito dal Ministero della pubblica istruzione. Essa è posta in vendita al prezzo di £ 5 presso le rivendite di generi di privative”.

La pagella è però troppo cara e non favorisce la frequenza scolastica: interviene quindi il Patronato Scolastico che esonera gli alunni poveri dal pagamento.
Il regime vuole ulteriormente supportare la scuola elementare - può diventare un importante strumento di propaganda per formare persone disponibili a ‘Credere, obbedire, combattere’ -, istituisce perciò l’Opera Nazionale Balilla (ONB) per l’ assistenza e l’educazione dei giovani, dagli 8 ai 14 anni, i Balilla.

Il primo modello di pagella ‘unica’

Sulla copertina del nuovo modello di pagella ‘unica’, - rimarrà quasi invariata fino al 1929 - in cartoncino di colore avorio, c’è la scritta ’Regno d’Italia’ sormontata dallo stemma dei Savoia circondato da frasche di quercia e di alloro, ai lati due piccoli fasci littori.

tn 07 pagscol1926tn 09b retro1929

La pagella appartiene all’’alunno ***, nato nel 1919 e figlio di Giovanni (il R.D. del 1926 impone solo il nome del padre), che frequenta la 2° classe elementare mista della scuola rurale pubblica, tipica dei paesi con popolazione dedita soprattutto all’ agricoltura e con un numero di alunni compreso fra 20 e 250.

Nella parte interna (incompleta) della pagella le discipline sono numerate, da 1 a 16.

tn 08 interno
Le valutazioni trimestrali non sono più espresse in posti, ma con qualifiche che vanno da lodevole, buono, sufficiente, mediocre e insufficiente; con gli stessi criteri sono valutati la volontà (aggiunta a mano), la condotta e il rispetto (sic!) alla pulizia.
E’ sparita la valutazione relativa alla Volontà e carattere … nella ginnastica e nei giuochi ed è stata eliminata la voce Rispetto all’igiene... . Era troppo gravoso per gli insegnanti verificare ogni giorno lo stato di pulizia degli alunni?

Non è possibile conoscere l’esito finale dell’anno scolastico: mancano le valutazioni del 3° trimestre.

 

Abolizione tassa sulla pagella ‘unica’


Dal 1929 la pagella, non più tassata - forse sono troppo numerosi i casi di non frequenza o di abbandono della scuola - si arricchisce di rappresentazioni dei fasci littori e dei fatti più significativi del periodo. Le copertine delle pagelle cambieranno ogni anno e diventeranno, con immagini attraenti e con scritte diverse, strumenti di propaganda del regime.
Solo la parte interna, la più significativa, rimarrà invariata!

La copertina della pagella del 1929-‘30 è stampata su un robusto cartoncino: sullo sfondo rosso carico risalta un gruppo di fasci che richiamano un insieme di armi puntate verso l’alto.
tn 09a frontespizio1929

L’interno della pagella di *** figlio di Giovanni - nel 1929-‘30 frequenta la terza elementare mista, forse ha ripetuto più di una volta o non ha frequentato per motivi di lavoro - ha un’impostazione diversa - sono passati solo due anni!- : ai lati due grandi fasci littori, a bordo pagina lo stemma sabaudo e, in posizione speculare, lo stemma dell’ONB.

tn 10 pagella1929

Le novità: l’insegnamento della Religione è diventato obbligatorio, scompare la valutazione della Volontà, è mantenuta quella della Condotta, ora denominata Disciplina, ritorna il Rispetto all’igiene, pulizia e cura della persona, come nell’attestato degli anni 1924-’26 ricompare Educazione fisica. (Visualizza approfondimento: Educazione fisica)
Interno pagella 1929-’30

Alcune innovazioni della scuola dell’Era Fascista

Se nell’anno 1926-’27 l’insegnamento della religione era facoltativo, i Patti Lateranensi (11 febbraio 1929), che regolano i rapporti tra la Santa Sede e Mussolini, allora capo del Governo, rendono obbligatorio l’insegnamento della dottrina cattolica, intesa come unica religione di Stato.
Altre le innovazioni nella scuola elementare: i maestri devono giurare fedeltà al regime, si introduce un nuovo modo di contare gli anni: il 1929 diventa l’VIII anno dell’Era Fascista dal 1922, anno della marcia su Roma (28 ottobre).
Così su un quaderno del 1935-’36 un’alunna scriveva sull’anniversario dei Patti Lateranensi.

tn 11a conciliazionetn 11b conciliazionetn 11c conciliazione

Sono troppi i cambiamenti nella scuola per non vedere come il fascismo sia entrato in ogni settore della vita scolastica; a partire dal 1930, si avvale di un ulteriore controllo con l’introduzione del Testo Unico in tutte le scuole elementari, pubbliche e private.

tn 12 primaclasse

Nel 1938 è abolito il ‘LEI ’ di cortesia e introdotto nel linguaggio l’uso obbligatorio del ‘VOI’. Nello stesso anno, con la pubblicazione del “Manifesto del razzismo italiano” per la difesa della razza nella scuola italiana, i bambini ebrei sono allontanati dalle scuole.

tn 13 ebrei


La pagella del 1939-‘40

La pagella dell’anno scolastico 1939-’40 appartiene a un’alunna, nata nel 1933 e frequentante la classe prima elementare di Osio Sopra, situata nell’allora piazza Vittorio Emanuele III, negli edifici dell’ attuale sede del Comune.

 

La copertina è una carta geografica: il fronte e il retro rappresentano l’Europa meridionale e una parte dell’Africa.

Sul fronte sono evidenziate in blu l’Albania, la Libia e l’Etiopia e, in rosso, una grande M che sembra unire le terre conquistate dall’Italia nei 18 anni di regime; il retro rappresenta la stessa area geografica, ma in blu sono colorate solo la Tripolitania e la Cirenaica, l’ Eritrea e la Somalia italiana: l’Italia ha allargato i suoi territori!

tn 14b colonietn 14a colonie

La parte interna riporta i dati anagrafici – sono presenti i nomi di entrambi i genitori- , il numero della tessera di iscrizione alla Gioventù Italiana del Littorio (G.I.L) : n° 363217. Le valutazioni delle materie riguardano i tre trimestri e lo scrutinio finale.

tn 15 pagella1939

Le innovazioni:

  • Alle Nozioni varie viene aggiunta Cultura fascista (già valutata in prima!)
  • A Storia è aggiunta Cultura fascista

La "Cultura Fascista" era materia di insegnamento fin dalle elementari e trattava argomenti che riguardavano la vita del Duce e le sue imprese.

Ecco la pagina del diario dove una giovane ragazza parla delle colonie italiane:

tn 14c colonie 

La fascistizzazione della pagella si completa nel 1939, con la ‘Carta della Scuola’ che indica ordinamenti, insegnamenti e orari dalla scuola materna fino all’università; ogni esemplare deve riportare il numero di iscrizione (obbligatorio) all’organizzazione giovanile del partito.

Della maestra, Teresa Ferle in Raimondi, la stessa dagli anni 1924-’26, a parte i ricordi dei suoi ormai pochi alunni viventi, rimane una lapide: m. il 22 /1/1942 anni 72
 

 

Considerazioni finali

La ricerca non ha sicuramente esaurito la conoscenza relativa alle pagelle e ai sistemi di valutazione, consente però di constatare quanto sia difficile misurare e valutare gli apprendimenti di un bambino se, in più di 150 anni di riforme scolastiche, si è passati dal voto numerico negli anni dell’Unità, al voto in lettere durante il fascismo, ancora al voto in numeri dopo la 2° guerra mondiale, alla scheda di valutazione dal ’77 e, ora, ancora al voto numerico.

La pagella ha però favorito una comunicazione triangolare: famiglia-alunno-docente, ha fornito informazioni sul profitto dello studente condizionando, a volte e non poco, le sue scelte future, ha provato a rilevare le caratteristiche della personalità …

Ora il sistema educativo, con una maggiore attenzione all’educazione affettiva, cognitiva e sociale, e quindi al potenziamento dell’autonomia, della creatività e dell’apprendimento, è finalizzato alla crescita e alla valorizzazione della persona, e non più alla sola trasmissione-acquisizione di conoscenze.

Ma la pagella di oggi comunica tutti questi elementi costitutivi dell’educazione?

I voti rendono giustizia dell’impegno, delle capacità, delle attitudini di un bambino?

E’ possibile quantificare in numeri la crescita di un bambino in intelligenza, in curiosità di sapere, in spirito critico, in rispetto di sé, degli altri e delle regole di vita?

I voti della pagella servono a un bambino?

Don Lorenzo Milani in “ Lettera a una professoressa” sosteneva:

“ […] Il voto è discriminante perché è ingiusto fare parti uguali tra disuguali. Il voto monopolizza l’attenzione e l’interesse degli studenti, facendoli studiare solo per la valutazione, in una situazione di ansia e competizione…”.

milani

Oggi la pagella è gratuita: niente marche da bollo, semplice la cerimonia della consegna… la digitalizzazione, con i conseguenti risparmi di tempo e di carta, farà arrivare - già avviene - i voti direttamente a casa con un semplice clik del mouse!


MicroOsio (Aprile 2016)

Visualizza altre curiosità sulla scuola di un tempo