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tn 01aCome tutti gli anni, nel mese di Agosto, la comunità di Osio Sopra si appresta a celebrare la liturgia legata all'Assunzione al Cielo della Vergine Maria con eventi particolari. Si tratta di una tradizione che affonda le sue radici nei secoli e prevede che il simulacro della Beata Vergine, venga portato nella chiesa parrocchiale e che, dopo qualche giorno, la statua venga riaccompagnata al Santuario dopo la solenne processione del 15 Agosto per le vie del paese.


In coincidenza delle festività e della presenza della Madonna della Scopa in paese, da tempo si tiene anche la tradizionale Sagra di ferragosto, che vede la copresenza di manifestazioni culturali e religiose che si svolgono sia nella parrocchiale che per le vie e le piazze del paese. Alcune edizioni della Sagra sono passate agli annali della storia della nostra comunità.

Una delle edizioni che più spesso fa capolino nei ricordi della gente, è quella del 1959 durante la quale, per espressa volontà del Parroco Don Pietro Rota, si tenne la solenne incoronazione della Statua della Madonna alla presenza dl Vescovo Mons. Giuseppe Piazzi


Dopo il grande lavoro di restauro commissionato all'Architetto Virginio Muzio e la consacrazione dei lavori avvenuta da parte di Mons. Radini Tedeschi nel 1906, non si annoverano altri interventi di rilievo dentro e fuori il Santuario durante tutto il 1900.

La parte progettuale e i manoscritti particolareggiati dei singoli interventi dell'Architetto sono scrupolosamente custoditi presso la Biblioteca A. Maj di Città Alta.

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santuario

 
L'intero restauro e la storia del restauro stesso dell'inizio del 1900 sono scrupolosamente e dettagliatamente documentati nella "Guida al Santuario della Madonna della Scopa in Osio Sopra" di Sara Cologni, ricerca storica di Felice Pinotti, pubblicato a cura della Commissione Cultura del Comune di Osio Sopra. La pubblicazione è disponibile prersso la Biblioteca Comunale di Osio Sopra.
Come già detto in precedenza, se si escludono i lavori per la realizzazione del Viale degli Angeli e del relativo Arco Trionfale, datati anni '30 ed ascrivibili a Don Felice Pedrinelli, non si annoverano lavori di grande entità né all'interno né all'esterno del Santuario.
All'inizio del 1959 il parroco Don Pietro Rota rilanciò una sua idea di qualche anno addietro per dotare la statua della Madonna di una corona degna della sua gloria e dell'affetto che i fedeli tributavano alla loro Regina.
 
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La statua della Madonna della Scopa.

 
Per sostituire la vecchia statua lignea del 1400, alla fine del 1800, ed esattamente nel 1886 il parroco Don Giovanni Cominelli, aveva commissionato allo scultore Giuseppe Carminati la realizzazione di una statua dedicata alla Madonna della Scopa. Il "gruppo simbolico", rappresentante la Madonna intenta a pulire il suo luogo con l'aiuto di un angelo, venne inizialmente collocato sull'altare laterale oggi dedicato a S. Giuseppe. L'idea di Don Pietro fu quella di aprire fra i fedeli una libera donazioe di anelli, fedi e oggetti in materiale pregiato per la realizzazione di un a degna corona in dono alla Vergine Maria..
 
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Nel giro di pochi mesi venne raccolto quanto sufficiente alla realizzazione della corona e la fusione venne affidata alla Officina Orafa Frugoni di Bergamo.
 
Leggiamo da l'Amico, pubblicato nel'agosto del 1959 la descrizione della Corona:
 
... Ne è uscita una corona bellissima, un gioiello. Una fascia reggente a cui sono applicate dodici rose d'oro intercalate da altrettante stelle d'oro in cui sono incastonati 12 diamanti.
Dodici gigli d'oro si alternano alle punte che portano applicati ramoscelli di rosa in oro.
Potrà avere il valore di circa 1 milione 700 mila lire.
L'oro raccolto in due mesi, arrivò ad oltre 600 grammi.
(Realizzazione affidata a Officina Orafa Frugoni - Bergamo)
 
La risposta alla richiesta inoltrata dal parroco Rota al Vescovo Mons. Piazzi non si fece attendere a lungo e, a breve giro di posta, il Vescovo confermava la sua disponibilità a presenziare alla solenne incoronazione riservando a sé la gioia e l'onore di compiere il solenne rito.
 
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L'INCORONAZIONE

 

Ave, regina dei cieli,
ave, signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.


Gioisci, vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.


 

APPENDICE

SYLVANUS - Il Santuario della Madonna della Scopa nella letteratura e nella stampa provinciale.


Un tempo era conosciuta come “Madonna delle Scope”

Sino al termine del secolo XIX, quella che oggi è venerata come “Madonna della Scopa” era denominata “Madonna delle Scope” ovvero “Santissima Vergine Maria detta delle Scope” ovvero ancora come “nostra Signora delle Scope”, come ben documentato da un articolo già pubblicato da MicroOsio nell’agosto 2015 (leggi).

Ad avvalorare tale antica denominazione vi è pure un opuscolo dal titolo “la Madonna delle Scope in Osio Sopra”, stampato ad agosto 1896 dalla Tipografia S. Alessandro di Bergamo ed approvato dal Vescovo mons. Gaetano Camillo. L’autore risulta essere un certo “Silvanus”, probabilmente celato dietro un nome d’arte. Negli anni a ‘50 del secolo scorso, il medesimo opuscolo sotto forma di articolo è ricomparso sulla rivista di Bergamo “il Campanone” sempre a nome dello stesso autore a firma leggermente diversa: “Sylvanus”; di detto redazionale di seguito riportiamo in forma integrale il testo.

La scrittura è in stile cosiddetto “aulico”, un poco ampolloso con termini e parole che oggi non si usano quasi più; inoltre l’autore, per rendere più solenne la sua narrazione, riecheggia versi di poesie di Silvio Pellico e persino di Dante Alighieri (Paradiso XXXIII).

Tuttavia il testo è assai interessante dato che contiene passaggi sulla storia di Osio Sopra. Pur non citando quasi mai documenti a supporto, il detto Sylvanus ricorda in modo diffuso le tradizioni legate al santuario nonché la venerazione che da sempre ha riguardato la “nostra” Madonna; parte del documento riporta inoltre considerazioni dell’autore per confutare teorie di miscredenti, scettici o dubbiosi sui fatti inerenti l’apparizione i miracoli ed il culto della Beata Vergine delle Scope. 

In questi giorni la nostra comunità è nel pieno delle celebrazioni annuali della Madonna della Scopa; ci paiono attualissime alcune sottolineature di Sylvanus contenute nel testo citato e riferite ovviamente alla sua epoca:

“… oggi ancora, dopo tanto correre di secoli, e mutar di eventi, e succedersi di generazioni, la memore riconoscenza e la pia fidanza dei fedeli di Osio Sopra nella Madonna loro delle Scope, è viva ed operosa tanto quanto poté essere nei primi anni che seguirono la miracolosa apparizione … io non posso che ben presagire di Osio Sopra, dove, anche in tanta tristizia di tempi i tardi nepoti non son degeneri dai padri antichi …”.

Con la speranza che così sia sempre anche negli anni futuri, buona lettura! 

 

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Leggi l'articolo intergrale apparso sul CAMPANONE alla fine degli anni '50

 


MicroOsio S.B. C.R. V.F GPb (Agosto 2016)

 

Categoria: Gli anni '50 e '60
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