tn orologio"Il tempo governa ogni cosa". E' il motto che appare sopra il quadrante dell'orologio del campanile di Osio Sopra.

Alla fine del mese di febbraio una collaborazione fra l'Associazione Colombera, la Parrocchia e l'Amministrazione comunale di Osio Sopra ha reso possibile il recupero del vecchio orologio meccanico della torre campanaria, perfettamente restaurato e, protetto da una teca in vetro, collocato nell'atrio del Municipio.

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L’insediamento di abitanti stabili al Villaggio ha origine all’inizio degli anni ’50 del secolo scorso su una vasta area occupata precedentemente da uno stabilimento avicolo industriale (uno dei primi in Italia) creato, a quanto risulta, dall’ing. Ernesto Baslini dell’omonima azienda chimica di Treviglio. Sull’area insistono, oltre agli spazi edificati per l’allevamento dei polli, altre costruzioni di diversa tipologia, probabilmente adibite ad abitazione dei lavoranti.

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Dislocati sul territorio di Osio Sopra ci sono 7 monumenti, tutti realizzati a partire dai primi anni del secolo scorso. Oltre al monumento ai Caduti, il primo in ordine di tempo, sono stati negli anni realizzati: il Monumento al Cristorè, la Stele dei "Morti di Peste", il monumento al Donatore Avis, il monumento agli Alpini, ai Carabinieri caduti e, per ultimo, il monumento alle "Vittime del lavoro".

Ma vediamoli uno per uno.

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All’inizio degli anni ’20 del secolo scorso il territorio di Osio Sopra venne per circa un terzo “tagliato” da un’arteria stradale che ne comprometterà per sempre lo sviluppo urbanistico in direzione nord-sud: nasceva l’autostrada MI–BG.

Denominata inizialmente come “autovia” ovvero “la direttissima”, venne inaugurata il 24 settembre 1927. La stampa dell’epoca la esaltò come la “ 2^ autostrada del mondo”, considerando che antecedentemente era già stata realizzata (1925) la Milano-Laghi, ritenuta “primo esempio al mondo di strada riservata solo agli autoveicoli”.

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In occasione di una ricerca sul centro storico di Osio Sopra, ci siamo imbattuti in alcune vecchie fotografie che ritraevano gli scorci più caratteristici della Osio di un tempo. Immediatamente, così raccontano quelli della Colombera, ci è balenata l’idea di realizzare, con questi soggetti, dei grandi quadri da posizionare sulle facciate degli edifici: questo avrebbe dato la possibilità di confrontare, in un solo colpo d’occhio, quell’angolo di paese, così come si presenta oggi, rispetto all’immagine che di quello stesso luogo hanno avuto, ai loro tempi, i nostri nonni e bisnonni.

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Nel 1867, per volontà dell'allora Parroco Don Luigi Camozzi (1846-1880), venne installato l'organo Serassi che ancora oggi fa bella mostra di sé nella chiesa parrocchiale di Osio Sopra. Si tratta dell'opera n. 695 dei "Fratelli Serassi" famosa dinastia di costruttori di organi. A loro Don Camozzi commissionò nel 1867 l'organo la cui sonorità ancora oggi, dopo alcuni restauri, possiamo apprezzare nella nostra chiesa.

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Nel 2002 il pittore locale Emilio Gualandris, tenutario dei corsi di pittura organizzati ad Osio Sopra, ha realizzato questa bella copia del "Tondo Doni", noto anche come "Sacra Famiglia", di Michelangelo. Il "Tondo Doni" originale è un dipinto a tempera su tavola del diametro di 120 cm. eseguito da Michelangelo fra il 1503 e il 1504, conservato alla Galleria degli Uffizi a Firenze. 

tn campanileIl Campanile di Osio Sopra venne costruito dal 1749 al 1765 sotto la reggenza di Don Andrea Strazza, parroco di Osio dal 1716 al 1766. Il campanile venne costruito con il contributo dei parrocchiani ma soprattutto con le offerte che al parroco guaritore ed esorcista lasciavano quelli che accorrevano a lui “anche da molto lontani paesi” per avere la benedizione taumaturga del buono e semplice sacerdote.

tn nuovaLo scorrere del tempo affascina l’uomo fin dai tempi più antichi e l’idea che si possano, in qualche modo, misurare le ore del giorno, i mesi e le stagioni semplicemente osservando e "registrando" il movimento apparente del sole, ha portato gli uomini di tutte le civiltà a costruire sistemi in grado di rappresentare graficamente, nello spazio, la scansione del tempo.

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La chiesa parrocchiale di Osio Sopra venne costruita in soli 3 anni dal 1774 al 1777 sotto la reggenza di Don Anton Tommaso Volpi, Parroco di Osio Sopra dal 1766 al 1797 e già Parroco di Villasola da 1752 al 1766. La chiesa è dedicata a San Zeno, Vescovo di Verona dal 362 al 372, chiamato il Vescovo moro, in relazione alle sue origini nordafricane.

La nuova chiesa venne realizzata sul lieve poggio, dove anticamente sorgeva il castello, in luogo di una precedente chiesetta battesimale, documentata già nel 1271, anch'essa dedicata a San Zeno.