tn b 26cMolti hanno sentito parlare di un aereo caduto nella campagna di Osio Sopra durante la guerra, la vicenda rimane però avvolta nel mistero e pochi ricordano bene quello che è successo. Abbiamo contattato il Sig. Francesco Brugali (Cèschi di Bressanì), un testimone oculare dello schianto dell'aereo e delle vicende che, nei giorni successivi, hanno salvato la vita ad uno dei sopravvissuti: il sergente americano Samuel D. Tracy. 

La storia inizia nell'estate del 1944, durante la fase finale della seconda guerra mondiale.

tn sposaUn vecchio foglio di protocollo, trovato fra poveri ricordi di famiglia in un cassetto, può far scoprire consuetudini, oggi scomparse, che hanno segnato la vita di generazioni di un tempo ormai lontano.

E per non dimenticare la semplicità e la fatica del vivere di quel tempo si può condividere un momento significativo della vita di una donna.

gerolamoRiportiamo uno stralcio del diario del concittadino Roncelli Girolamo fuochista sulla motonave Calatafimi ancorata al largo delle coste greche durante gli avvenimenti dell'8 Settembre del 1943.

Girolamo, imbarcato il 10/6/1942, morì nell'ospedale di Valsunges il 9 Novembre del 1943, due mesi più tardi rispetto alla pagina del suo diario che abbiamo riportato integralmente.

Girolamo fu catturato lo stesso giorno, il giorno 8/9/43 a Pireo, mentre aspettavano ordini dal comando di Atene. Il 25 fu deportato in Romania, passando dalla Bulgaria. Il 4 Novembre venne ricoverato, per una grave forma di nefrite, nell’ospedale di Valsunges dove morì il 9 Novembre.

 

tn jole ghisleriIl ruolo della madrina di guerra nasce durante la prima guerra mondiale: alcuni ufficiali francesi, avendo notato che con l’arrivo della posta molti militari - che non ricevevano mai lettere - cadevano in uno stato di malinconia e disperazione, chiesero alle donne francesi di iniziare un rapporto epistolare con i soldati al fronte.

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Ognuno di noi conserva vecchie scatole di ricordi: fotografie, lettere cartoline. Alcuni di questi cimeli sono scolpiti nella nostra memoria ma, ogni volta che ci capita di avere fra le mani una di queste testimonianze, non riusciamo a non commuoverci rileggendo pezzi del nostro passato  e ripensando alle emozioni che questi documenti hanno suscitato in noi e nelle persone alle quali rimaniamo fortemente legati, anche se magari ci hanno lasciato da molti anni.

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“Vita da soldato” è l’intestazione di un quadernetto dove, a matita, il soldato Gianmaria Pelicioli descrive i suoi sette anni - dal 1938 al 1945 - trascorsi tra servizio militare e guerra. E’ un diario particolare dove sono annotati con precisione e in sequenza date, luoghi e spostamenti senza però alcuna aggiunta descrittiva dei fatti, quasi a voler conservare nella memoria solo dei punti fissi e tenere dentro si sé il tumulto delle emozioni che l’hanno travolto nei momenti drammatici vissuti.

tn prepontaFacendo un po’ di pulizie primaverili in cantina ho trovato in una logora valigia, insieme a vecchi giornali, alcune lettere della nonna materna. Le ho lette immediatamente e ho provato infinita tenerezza verso la nonna, anche se ho vaghi ricordi di lei.

In una busta ingiallita c’erano alcuni fogli del ‘libretto del pane’ con annotati i conti; c’era pure un foglietto strappato dove non c’erano i conti ma le parole.

Pensai di leggere una lettera d’amore: era invece lo sfogo della nonna in un momento di sconforto perché da molto tempo non aveva notizie del figlio in guerra.

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Riportiamo la trascrizione integrale di una lettera spedita nel 1941 da una famiglia di Osio ad un cugino al fronte (con ogni probabilità la lettera è scritta dalla signora).

Lì 29-9-1941 Carissimo Cucino

Dopo un lungo silenzio veniamo anche noi a darti le nostre notizie, di salute stiamo tutti bene figli, tutti, e anche noi, e la tua salute, come va, speriamo, siamo tanto distanti, che si pensa sempre male, povero [nome] ai pasato un po' di tutto specialmente colla salute lontano da tutti, i tuoi cari genitori, però il passato non ritorna più.