tn fabio famiglia1Siamo Gina Gipponi, la s-cèta del Mènech per chi non ricordasse, e Fabio Brugali, neùt del Zénza, e così siamo pari.
Nel 1985 ci conosciamo, alla Festa dello Sport (galeotta fu la Polisportiva!) e nel maggio del 1992 ci sposiamo.

titoloHo un vago ricordo del volto adolescente di Federica.
Ricordo invece molto bene che si era trasferita con la famiglia in Australia: per i ragazzi delle scuole medie quella della sua partenza era stata una notizia strepitosa e ne parlavano spesso, invidiandola. In questi ultimi anni ho sentito più volte parlare di lei da conoscenti.
Un giorno Gp mi ha passato il suo indirizzo email affinché potessi contattarla per un’intervista.
E’ stata una sorpresa: Federica ha risposto nel giro di poche ore dichiarando la sua completa disponibilità, dopo che avesse terminato gli esami di maturità dei suoi alunni dell’ High School.
E così è stato.

tn foto1albertoHo visto per la prima volta Alberto a una riunione (forse in Oratorio) dove si parlava di educazione. Mi avevano colpito il tono pacato del suo intervento e le sue opinioni sull’educazione dei figli (l’esperienza non gli mancava di certo con quattro figli!).

L’ho rivisto dopo alcuni anni davanti al panificio dietro al suo banco di formaggi, e finalmente ho avuto la possibilità di farmi raccontare qualcosa della sua vita: era contento perché gli si prospettava una ulteriore variazione positiva della sua scelta di vita.

tn brasile4Un caso di emigrazione documentato di fine ‘800.

Ogni tanto, a tavola, questa storia dei parenti all’estero saltava fuori e Michele, mio padre, dichiarava "autorevolmente" di aver sempre saputo che si trovavano in Argentina. Glielo aveva detto suo nonno Pietro Carlo (per lui autorità indiscussa), il quale a sua volta ricordava che, quando era piccolo, suo padre gli parlava di suo nonno che leggeva le "buste" che il fratello, per un certo periodo di tempo, inviava al resto della famiglia rimasta ad Osio Sopra.

tn ritratto

Conosco Giuseppe da quando è nato: so che è un chimico di alto profilo, un eccellente divulgatore scientifico, un appassionato di storia.
Mi meraviglio – quando lo sento parlare delle sue attività – per l’entusiasmo, la competenza e la preparazione scientifica.
Ho considerato interessante fare conoscere lui e la sua attività, quindi gli ho inviato, tramite mail, alcune domande per invitarlo a raccontare il suo iter professionale.
Giuseppe ha seguito fedelmente la traccia delle domande, ma – da spirito libero - si è raccontato secondo un suo ordine logico.

maddyHo incontrato poche volte Maddalena, ma sono stata colpita fin dal primo incontro dal suo entusiasmo e dalla duttilità a vivere esperienze diverse.

L’ho persa di vista quasi subito: doveva tornare in Belgio. I contatti però li ho mantenuti con il papà Angelo: le rare volte in cui ci incontravamo, velocemente mi faceva il punto della situazione e concludeva “a i è amò vvià” (riferendosi alle due figlie: Maddalena ed Elisabetta). Sembrava dispiaciuto per la lontananza delle figlie, ma sotto trapelava la soddisfazione di avere due ragazze in gamba. E’ stato papà Angelo a darmi, su mia richiesta e nel giro di poche ore, l’indirizzo e-mail di Maddy che ho poi contattato.


tn pietromodesti1Ci siamo incontrati poche volte, ma mi hai sempre salutato con un grande sorriso che mi ha incoraggiato a fermarti e a chiederti della tua vita di musicista. Ho pensato a te come a un giovane talento che se n’è andato dal paese con la speranza di trovare opportunità per dare un futuro alla sua passione per la musica.

foto01bDue cappuccini Osiesi un po' speciali

Che due cappuccini si facciano chiamare Padre Ringo e Padre John di per sé è un fatto per lo meno curioso. Se poi questi due frati assurgono all’onore delle cronache nazionali, non tanto per il loro nome d’arte quanto per i risultati conseguiti in ambito sportivo, è un avvenimento che merita ancor più di essere raccontato; anche perché questi due personaggi sono originari del nostro paese.

tn solomonEstate 2004. Una sera di inizio luglio, all’oratorio, è organizzato un incontro aperto a tutta la popolazione. Tema: presentazione di un’iniziativa di solidarietà. Un missionario salesiano, padre Luciano Capelli, con l’aiuto di un computer e di un videoproiettore, illustra con passione un progetto: la costruzione di un ospedale a Tetere presso Honiara, capitale dello stato Guadalcanal, che fa parte delle isole Solomon in Micronesia, a nord dell’Australia.