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tn solomonEstate 2004. Una sera di inizio luglio, all’oratorio, è organizzato un incontro aperto a tutta la popolazione. Tema: presentazione di un’iniziativa di solidarietà. Un missionario salesiano, padre Luciano Capelli, con l’aiuto di un computer e di un videoproiettore, illustra con passione un progetto: la costruzione di un ospedale a Tetere presso Honiara, capitale dello stato Guadalcanal, che fa parte delle isole Solomon in Micronesia, a nord dell’Australia.

La sequela delle indicazioni geografiche mette un po’ di confusione (dove sono ‘ste isole, cos’è la Micronesia?). Per semplificare: a 27 ore d’aereo dall’Italia. L’osiese Franco Mottadelli ci è già stato come volontario in quella missione. Perché un ospedale in quel posto sperduto? Beh, la popolazione delle Solomon è costituita da 500.000 anime, sparse su 300 isole, con un solo ospedale. C’è una grave emergenza sanitaria, perché la gente, assai povera, vive in villaggi immersi nella foresta e non vi sono strade: la malaria imperversa, oltre il 20% dei bambini muore prima del quinto anno d’età.

Estate 2007. La struttura dell’ospedale è terminata. Osio Sopra ha dato un grande contributo alla realizzazione dell’opera. Senza dubbio è da considerarsi una delle più importanti iniziative di solidarietà concreta che la nostra comunità abbia espresso. La Polisportiva, capogruppo del progetto per Osio, pubblica a fine agosto 2007 la relazione finale in cui sono elencate tutte le iniziative che i vari Enti, gruppi, associazioni del paese hanno messo in campo a sostegno. La Società sportiva ha devoluto direttamente parte del ricavato delle ultime tre Feste dello Sport oltre che di altre iniziative in occasione del Natale Insieme; il Gruppo Osio 2000 ha donato l’intero ricavato  di tre concerti Gospel di Natale; da AVIS, Millefacce del volontariato, Unitalsi, ARCI sono stati raccolti fondi o donati i proventi derivati da manifestazioni dalle stesse Associazioni tenute. Anche l’Amministrazione comunale ha stanziato un piccolo contributo.

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Nello slancio solidale sono state coinvolte anche istituzioni ed aziende non solo di Osio: una ditta del paese ha donato un rullo compressore; un’azienda di Curno ha donato diverse attrezzature edili nuove; la Scuola Edile di Bergamo ha inviato un’intera cucina per l’ospedale, attrezzature edili varie, alcuni computer e pannelli d’armatura. Via mare in container, assieme alle attrezzature, sono stati inoltrati medicinali, abbigliamento e generi di prima necessità. Un sostegno economico diretto -  a memoria con dedica ad Annamaria Invernici, già Direttrice della Scuola Materna, deceduta nel 2003 - è stato devoluto dai suoi familiari. Per quest’ultima finalità hanno contribuito in modo fattivo anche “gli amici di Pizzino” (la località della Valle Taleggio dove un tempo c’era la colonia estiva di Osio Sopra) e la Onlus “Io ci sono” fondata a Roma dalla figlia Daniela. 

Tetere: cosa continua ad insegnare

tn francoAl di là dei muri dell’ospedale, testimonianza comunque di solidarietà concreta, quello che emerge con maggior forza dall’esperienza è il coinvolgimento diretto sul posto di alcune persone di Osio. Il loro impegno è un esempio di generosità che va  oltre un obolo versato, seppur importante.

Franco Mottadelli, volontario della prima ora, e Sandrino Locatelli  dal 2004 si sono recati più volte sul posto per dare una mano alla costruzione dell’ospedale. A loro si è unito successivamente Pierluigi Sartirani. Franco e Sandrino, talmente coinvolti dall’esperienza di solidarietà continuano a darsi da fare anche oggi, con  frequenti viaggi e soggiorni nell’altro capo del mondo tra gli aborigeni  dell’arcipelago delle Solomon (non solo a Tetere ma pure a Gizo, e Nila e altre isole colpite dal terribile tsunami del 2010) per la costruzione di scuole, asili, chiese, officine, ambulatori medici, dormitori e case secondo necessità. Essi non si limitano a questo; il loro impegno è anche orientato a insegnare i vari mestieri ai giovani isolani.

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Il loro esempio ha contagiato poi amici e parenti che si sono aggiunti nei viaggi di solidarietà; dal 2011 si sono succeduti don Alessandro Gipponi, Stefano Gipponi e Luisa Gipponi. A distanza di undici anni dal progetto dell’Ospedale di Tetere, un altro nostro concittadino da alcuni mesi svolge laggiù la sua opera di volontariato come medico. Si tratta di Pietro Ridolfi che con la sua presenza vuol ricordare lo zio Felice, dall’origine animatore in prima linea dell’iniziativa di Tetere.

Sappiamo che Franco, Sandrino, Pietro e tutti gli altri non vogliono mettere sotto i riflettori la loro solidarietà silenziosa (e per questo ancor più preziosa). MicroOsio però ha in progetto, appena se ne presenterà l’occasione, di farsi raccontare da loro direttamente l’esperienza … dall’altra parte del mondo.

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Questo sono io, e queste sono tre persone, a cui darò il mio aiuto, ma deve essere qualcosa di importante, una cosa che non possono fare da sole, perciò io la faccio per loro... e loro la fanno per altre 3 persone...” (dal film “Pay it farward”). E’ l’insegnamento che ci perviene ancor oggi da Tetere e dai volontari osiesi.

Chi vuol sapere qualcosa di più sulle isole Solomon può visitare il sito: www.amiciisolesolomon.it

V.F. (Marzo 2015)

 

 

Categoria: Osiesi nel mondo
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