tn foto1albertoHo visto per la prima volta Alberto a una riunione (forse in Oratorio) dove si parlava di educazione. Mi avevano colpito il tono pacato del suo intervento e le sue opinioni sull’educazione dei figli (l’esperienza non gli mancava di certo con quattro figli!).

L’ho rivisto dopo alcuni anni davanti al panificio dietro al suo banco di formaggi, e finalmente ho avuto la possibilità di farmi raccontare qualcosa della sua vita: era contento perché gli si prospettava una ulteriore variazione positiva della sua scelta di vita.

Ho contattato Alberto Colleoni prima telefonicamente, (Donatella, la mia insegnante di maglia mi aveva dato il suo numero) proprio nel pieno del suo trasloco nella nuova residenza. Dopo qualche giorno ho inviato una mail nella quale proponevo alcune domande sulle motivazioni della sua scelta di vita e del conseguente trasferimento di tutta la sua famiglia in una località diversa, di come si era evoluta la sua esperienza lavorativa, delle difficoltà incontrate, dei sogni realizzati e della nostalgia del paese d’origine.

Dopo alcuni giorni ha risposto Patrizia, la moglie, con una delicata mail in cui parla della sua vita, dove la fatica è sostenuta dalla serenità.

Ciao!!

Siamo Patrizia, Alberto, Martina, Cristiana, Samuel e Ruben.

A noi è sempre piaciuto andare in vacanza negli agriturismi, all’aria aperta, a contatto con la natura e gli animali. Circa tredici anni fa con una famiglia di nostri amici abbiamo iniziato a pensare alla possibilità di vivere sempre così, perché il lavoro usuale ci intristiva e la routine della vita quotidiana iniziava a starci stretta.

Perciò, quando si andava in vacanza, si auspicava l’occasione di valutare un posto adatto ad avviare un agriturismo. Finalmente ci si è presentata l’opportunità di visitare un’azienda nel piacentino che poteva fare al caso nostro: e dieci anni fa … ci siamo buttati. L’ azienda aveva quaranta ettari di terreno e seicento pecore malate: era tutto malconcio, ma abbiamo accettato la sfida allevando animali e producendo formaggi.

Inizialmente abbiamo dovuto lavorare sodo per ristrutturare le case in cui abitare, creare un piccolo caseificio, una sala mungitura e curare gli animali per dar vita a un allevamento vero e proprio. Inoltre lavoravamo i campi.

Nel tempo le strade con i nostri amici, per vari motivi, si sono divise; ma la volontà di continuare questo stile di vita ci ha fortemente spinto a rimanere e a perseguire il nostro sogno anche da soli. Abbiamo seguito corsi per imprenditori agricoli, agriturismo, fattorie didattiche e ci siamo trasferiti.

Oggi viviamo sulle colline di Ponte dell’Olio (Piacenza), in una tenuta stupenda sulla cima di una collina.

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Abbiamo acquistato delle capre che vengono seguite da un allevatore; abbiamo creato un caseificio dove produciamo formaggio di capra che poi andiamo a vendere sui mercatini di produttori agricoli. Inoltre abbiamo sette camere adibite ad agriturismo ( pernottamento e prima colazione).

Io, Patrizia, lavoro il latte cinque giorni a settimana e Alberto vende il formaggio sui mercatini piacentini.

I giorni variano secondo il paese e la stagione ( si lavora anche la domenica, a Pasqua e le sere d’estate). Inoltre Alberto fa anche manutenzione dell’azienda con taglio dell’erba, potatura degli alberi da frutta (da cui ricavo marmellate) e cura la vigna. L’accoglienza degli ospiti nelle camere non è ancora efficacemente organizzata: a volte ci sono tempi morti, a volte si impazzisce di lavoro.

A tutto ciò aggiungiamo i quattro figli! In casa aiutano molto ma, vivendo a cinque minuti dal centro abitato, il trasporto è a carico nostro (scuola, calcio, danza, amici, ecc.).

A giorni Martina, la diciottenne, prenderà la patente … non vediamo l’ora! 

La giornata solitamente è piena, molto piena, ma il lavoro è in proprio, quindi possiamo gestirlo come vogliamo. E alla fine della giornata non siamo mentalmente stanchi, siamo sereni e felici.

Gli ultimi anni a Osio Sopra, invece, ci sentivamo tristi, senza stimoli e monotoni: era arrivato probabilmente il momento di cambiare.

Qui la mattina ti alzi, magari alle 6.00 con i primi raggi del sole; fai colazione e vedi passare nei campi un capriolo: per noi è un bellissimo inizio di giornata.

Le difficoltà ci sono perché, purtroppo, i soldi non bastano mai; ma lo stile di vita e il vedere i figli liberi e felici ci ripaga moltissimo e ci conferma che abbiamo fatto la scelta giusta.

I figli, a volte, si lamentano del fatto che vivono fuori dal paese e non possono sempre vedere gli amici; ma capiscono di essere fortunati a vivere in un posto come questo: anzi, spesso, sono gli amici a trascorrere le giornate da noi. Per quanto riguarda le amicizie ci siamo sentiti totalmente accolti sin dal primo giorno e questo ci è stato di grande aiuto, soprattutto per i nostri figli.

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Non potremmo mai tornare a vivere a Osio Sopra, proprio per lo stile di vita diverso. Ciò che ci manca però sempre tanto sono gli amici, i parenti e le feste della Madonna della Scopa, a cui siamo molto legati. Noi consigliamo questa esperienza perché arricchisce molto dentro e libera la mente; però è faticosa fisicamente ed economicamente, quindi è una vita che deve piacere: la si deve volere!

Venite a trovarci, vi aspettiamo!


MicroOsio ringrazia sentitamente Patrizia, Alberto, Martina, Cristiana, Samuel e Ruben per la loro disponibilità.

S. B. (Agosto 2015)