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I Sigg. Alfredo e Piergiorgio Natali, appassionati e cultori di storia locale, nel corso della loro esistenza avevano meticolosamente raccolto e gelosamente conservato una serie di strumenti, attrezzi e materiali legati alla tradizione contadina della nostra zona.

Alla loro morte, la collezione rimase nella disponibilità di Adriano Natali, figlio e fratello rispettivamente dei già citati Alfredo e Piergiorgio.

C'erano già stati precedenti accordi fra Adriano Natali e Edilio Pelicioli (un altro cultore della storia e delle tradizioni locali) per la gestione della collezione. Insieme maturarono la decisione che la collezione dovesse essere donata alla collettività.

Ecco quello che ci ha dichiarato il diretto interessato Adriano Natali:

Alla morte di mio papà e di mio fratello avvenute in tempi ravvicinati, visto l'interesse che suscitava il piccolo museo, creato e gelosamente da loro custodito, era nata l'idea di poterne far beneficiare tutta la comunità, per il piacere di farlo e per far sì che i miei cari venissero ricordati nel tempo.

Mi sorgeva un dubbio, a chi lo dono? Al comune col rischio che questi oggetti vengano solo accatastati in un locale dove nessuno può vederli? O ad una associazione culturale, che però oggi può esserci e domani non più, in questo caso che fine farebbero questi oggetti?

Parlando con Edilio Pellicioli nacque l'idea di donare il museo al comune che, accettando la donazione, ne avrebbe dovuto avere cura, a nome della collettività. Allo stesso tempo chiesi che la raccolta fosse affidata alla Associazione Culturale Cristo Re, facente capo a Edilio Pelicioli, perché i beni venissero custoditi, restaurati ed esposti a beneficio della gente di Osio Sopra.

Mi sembrava una splendida idea, in questo modo avrei tutelato gli oggetti dei miei cari permettendo a tutti di goderne. Ed infatti con il Sindaco Gregori e con Edilio ci accordammo in tale senso: prova ne è che in una prima fase avvenne proprio così.

(...)

A seguito di questi accordi verbali intercorsi con i Sigg. Natali e Pelicioli, con delibera n. 126 del 20/11/2012, la Giunta Comunale deliberava:

• L’accettazione, per conto della Comunità di Osio Sopra, della donazione della collezione che sarebbe stata intitolata ai Sigg. Alfredo Felice e Piergiorgio Natali.
• L’affido della collezione stessa al Sig. Edilio Pelicioli per la catalogazione e la conservazione della raccolta, a proprie spese, anche in vista di una esposizione al pubblico, "stante la indisponibilità di locali comunali idonei".

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Già nelle celebrazioni delle festività Natalizie del 2012 il Sig. Pelicioli, metteva in mostra, per nome e conto del neonato “Centro Culturale del Cristo Re”, alcuni dei materiali e degli attrezzi ricevuti in consegna dall’Amministrazione Comunale, nei locali proprio davanti alla statua del Cristo Re, all’inizio di Corso Italia.

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Nel mese di Aprile la Giunta Comunale ritornava però sull’argomento con la delibera n. 51 del 4/4/2013, a precisazione della precedente che affidava i materiali della collezione al Sig. Edilio Pelicioli. Nella nuova delibera si precisava che l’affido si intendeva assunto “in via temporanea, in attesa di reperire idonei locali di proprietà comunale atti ad ospitare la raccolta”.

Qualche mese più tardi, con una terza delibera n. 114 del 27/8/2013, la Giunta deliberava la creazione del “Museo della Civiltà Agricola” di Osio Sopra, e il recupero degli attrezzi portandoli nella "casa del custode" di Villa Andreani. Il tutto nella prospettiva di poter chiedere alla Regione Lombardia il contributo necessario all'allestimento del Museo.

Nella delibera si legge infatti che ben due leggi regionali (la 39 del 1974 e la n. 35 del 1995) davano la possibilità di ottenere finanziamenti per la conservazione, il restauro e l'incremento del patrimonio museale della Lombardia, e che complessivamente 868 progetti, dal 2003 al 2011, avevano potuto beneficiare di tali finanziamenti.

Abbiamo chiesto all’Amministrazione, a due anni dalla delibera, se fosse stato richiesto alla Regione il contributo e l’eventuale risposta. Ci è stato risposto (Prot. 5510 del 18/8/2015) che nessuna richiesta era stata fatta alla Regione Lombardia per ottenere un contributo finalizzato all'allestimento del "Museo della Civiltà Agricola".

I materiali della collezione risultano da Settembre 2013 depositati presso la casa del custode di Villa Andreani; la catalogazione e il restauro risultano affidati, in assenza però di un mandato ufficiale e senza alcun contributo, all’Associazione Pensionati e Anziani di Osio Sopra.

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Ai responsabili del Centro Anziani, nella persona del presidente Sig. Gianni Magnoni, abbiamo chiesto informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori di catalogazione e restauro tenendo conto delle difficoltà derivate dal fatto che nel luogo dove sono stati depositati gli attrezzi non esistono gli allacciamenti alle utenze di gas, elettricità e acqua.

Il Presidente ci ha confermato che la situazione è in stato di sostanziale stasi. Alcuni attrezzi erano già in buono stato, altri erano stati restaurati da Pelicioli e un paio sono stati portati in casa di un volontario dell'Associazione per la riparazione. In totale una decina di attrezzi sono oggi disponibili e vengono presentati nelle occasioni pubbliche del Madesposio e della "Festa del ringraziamento". La stragrande maggioranza dei materiali non è ancora stata presa in considerazione, non esiste un inventario e la fase di catalogazione non è mai partita.

Abbiamo sentito il parere del Sig. Edilio Pelicioli, primo affidatario della collezione.

Premesso che, dopo la prima delibera che mi affidava gli attrezzi, sono rimasto in attesa, come d'accordo, di una convenzione per la gestione della collezione e che sono venuto a conoscenza delle successive delibere che mi riguardavano solo qualche mese più tardi, Martedì 27 Agosto 2013 ho sentito il SIndaco e ho ricevuto la notizia che l'Amministrazione aveva deciso di prelevare gli oggetti della donazione "Natali", a me affidati, per consegnarli ad "altri" che avevano dato la loro disponibilità per il restauro e la valorizzazione.

La settimana successiva sono venuti gli incaricati del comune ed hanno ritirato gli strumenti, i materiali e gli attrezzi della raccolta. Ho chiamato immediatamente Adriano per avvisarlo di quanto avvenuto e di non avere più alcuna responsabilità rispetto a tutto il materiale che mi era stato consegnato.

Firmato: Edi Pelicioli


Ed ecco il seguito dell'intervento di Adriano Natali sulla conclusione della vicenda:

(...)

Quando il Sindaco decise di far ritirare tutti gli oggetti dall'Associazione del Cristo Re e accatastarli dove si trovano tutt'ora, chiesi spiegazioni e mi fu risposto che il Comune aveva deciso di assegnare all'Associane Anziani il restauro e la conservazione degli oggetti.

La conclusione di tutto ciò è che i beni non sono più godibili da nessuno, né dalla comunità né tantomeno dai famigliari e, se lo avessi anche solo minimamente immaginato, gli oggetti si troverebbero ancora là dove mio fratello Giorgio e mio papà Alfredo li avevano messi.

Per me e per la mia famiglia è davvero triste l'epilogo di questa vicenda.

Firmato: Adriano Natali


Da parte nostra ringraziano di cuore i Sigg. Adriano Natali, Edilio Peliciolii e Gianni Magnoni del Centro Anziani, per la loro disponibilità, ma non possiamo non registrare il rammarico, espresso da molti, per il fatto che ormai da tre anni gli attrezzi raccolti con anni di passione e di cura dai Natali rimangono per la maggior parte non restaurati, non esiste a tutt'oggi un inventario, la catalogazione non è mai iniziata e l'intera collezione non è debitamente valorizzata.

L'auspicio di questo articolo è che si possa smuovere la situazione di stallo in cui si trova la raccolta Natali perché possa trovare una degna collocazione e, come dice delibera già citata, "la collezione possa essere finalmente fruibile dalla cittadinanza ed in particolare dalle scuole".


BGp (Settembre 2015)

Categoria: L'attualità
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