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tn foto01Non si può definire tradizione perché l’avvenimento è durato solo una decina d’anni; tuttavia anche Osio Sopra, nel suo piccolo, negli anni ’80 ha vissuto il periodo natalizio in maniera speciale e coinvolgente. Non solo luminarie e Babbi Natale ma manifestazioni legate proprio al significato della Festa con rappresentazioni dal vivo della Natività.


Il tutto era nato su iniziativa della Polisportiva che aveva sostenuto con mezzi propri la proposta di Felice Pinotti di realizzare un presepe vivente la notte della vigilia di Natale. Si era agli inizi degli anni ’80 ...

Considerato il gradimento dell’iniziativa, nel 1984 l’organizzazione si ampliò: ai volontari della Polisportiva si aggregarono quelli dell’AVIS e, con il sostegno del parroco don Pietro Rota, l’iniziativa fu ufficializzata col nome di “Natale Insieme”.

Il coinvolgimento delle contrade

Nello stesso periodo, durante la Festa dello Sport, dalla Polisportiva fu organizzato anche il Palio delle Contrade. Tenuto conto della capacità realizzativa e dell’inventiva dimostrata delle varie contrade, le stesse furono coinvolte nell’organizzazione anche del Natale Insieme, non solo per la notte della vigilia ma anche per l’intera novena che la precedeva. Nacque da qui la tradizione (che tuttora parzialmente resiste) di erigere in ogni rione una capanna per tutto il periodo natalizio. Ad aderire all’iniziativa furono tutte le contrade: Cassinèt, Cavra, Madunina, Polér (Aurora), Salvanèi, Spissiér, Stalù, Via Drécia.

Alcune capanne delle contrade.

 

La contrada Cassinèt

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Contrada Cavra

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Contrada Madunina

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 Contrada Polér (Aurora)

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 Contrada Spissiér

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La Via Drécia

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Il Natale Insieme assunse un aspetto organizzativo complesso e ben strutturato con un programma che contemplava le manifestazioni nelle singole contrade (con successivo ristoro) ed iniziative di solidarietà. Per mero esempio, e per far comprendere il fatto a chi non ha vissuto quel periodo della nostra comunità, si riporta il documento del 1986 redatto dalla Polisportiva a cui era affidato il coordinamento delle iniziative.

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Proprio a partire dal 1986 anche le rappresentazioni del presepe vivente assunsero un’importanza così elevata dal punto di vista qualitativo, con forte carattere simbolico rispetto ai tradizionali presepi viventi, da attirare l’attenzione della stampa provinciale. Nell’articolo de "L'eco di Bergamo" sotto riportato è ben descritta tutta la manifestazione del 1986.

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La localizzazione della rappresentazioni della Vigilia di Natale era nello spazio a verde prospiciente la piazza. La scenografia era curata in modo tale da poter essere ammirata sia in luce notturna che diurna, dato che la struttura restava posizionata sul posto fino al giorno dell’Epifania. Tale scenografia era progettata dalla Polisportiva con il coinvolgimento anche di artisti locali.

L’allestimento e il reperimento dei materiali per realizzare la struttura erano sempre a cura di Felice Pinotti il quale coordinava anche i vari volontari (montatori, muratori, falegnami, pittori, elettricisti ecc.). I movimenti di scena, le coreografie, la scelta dei testi, delle musiche e delle luci erano in capo a Vincenzo Forlani, responsabile organizzativo della Società Sportiva, il quale fungeva anche da speaker e lettore, coinvolgendo di volta in volta, in base al tema scelto, anche altri soggetti.

I personaggi di scena erano messi a disposizione delle contrade le quali provvedevano anche alla realizzazione dei costumi. Come accennato, le rappresentazioni erano a tema (ovviamente legate all’evento della Natività): la pace, la gioia, la luce, la carità, la redenzione ecc. e le scenografie erano montate in funzione al soggetto scelto per l’anno.

1986

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1987

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1988

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Pur se al centro di tutta la rappresentazione c’era il momento della nascita di Gesù, tuttavia il dipanarsi dell’evento aveva spesso un carattere di “attualità” legato al significato della venuta al mondo del Redentore. Ciò era sottolineato anche dalle musiche che facevano da accompagnamento alle varie scene. Utilizzare le colonne sonore dei Pink Floyd, o di Chariots of Fire di Vangelis (dal film Momenti di gloria), ovvero i Carmina Burana di Carl Orff in un primo momento fece storcere il naso ai tradizionalisti, ma in seguito tali musiche furono assai apprezzate essendo molto d’effetto rispetto al susseguirsi delle scene del tema trattato nella rappresentazione.

Comunque, per accontentare tutti nel 1989 fu riproposto il presepe vivente tradizionale la cui rappresentazione per una sera occupò l’intera piazza e in parte anche gli imbocchi verso via Maccarini, via Locatelli e via XXV Aprile. Fu realizzata una scenografia imponente per rappresentare la Natività con tutti i personaggi caratteristici del presepe, ricostruendo anche momenti di vita cittadina dell’epoca (con un poco di fantasia): mercanti e venditori di vario genere, artigiani al lavoro (dal sarto al panettiere, al fabbro maniscalco, ciabattino ecc.) con abbondanza di pastori, pastorelli con animali di vario genere, contadine e massaie impegnate nei lavori quotidiani.

La piazza animata in tal maniera offrì uno spettacolo dalle ore 20 di sera fino alla messa di mezzanotte. Protagonisti in assoluto furono i bambini.

1989

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Dal 1990 ripresero le rappresentazioni con scenografie e temi di attualità. Tuttavia, essendosi esaurita l’esperienza del Palio, le Contrade non erano più entità di riferimento, anche se diversi volontari delle stesse, a titolo personale, continuarono a sostenere l’iniziativa del Natale Insieme.

 1990

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L’esperienza proseguì fino al 1993, anno in cui avvenne il cambio ai vertici della Parrocchia: don Pietro Rota, grande sostenitore dell’iniziativa andò in pensione. Al parroco entrante non parve “consono” celebrare la vigilia e la novena del Natale fuori dalla Chiesa (intesa come edificio) e, se rappresentazioni volevano essere fatte, la loro collocazione doveva essere all’interno della Chiesa stessa ma, soprattutto, dovevano essere costituite da preghiere, letture sacre e meditazioni.

Avvenne dunque che l’ultimo allestimento, predisposto già da tempo come collocazione tradizionale in piazza ed avente come tema “l’Apocalisse”, fu realizzato sull’altare della parrocchiale. Seppur con coreografie d’impatto, per gli spazi angusti la rappresentazione non ebbe il risultato voluto nè riscontro della gente che preferì uscire di casa solo per la Messa di mezzanotte. Da quell’anno gli organizzatori delle rappresentazioni del Natale Insieme desistettero per sempre dal loro intento. Pur se dopo alcuni anni da parte della Parrocchia avvenne un ripensamento, ormai l’incantesimo era rotto e non fu più possibile tener viva la tradizione nel suo complesso.

La Polisportiva, ma soprattutto Felice Pinotti, continuò ad allestire nell’aiuola della piazza una capanna natalizia. Per l’anno 2004, all’interno delle iniziative per il sostegno alla costruzione dell’ospedale di Tetere, Felice realizzò come capanna un plastico della struttura.

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Le iniziative collaterali del Natale Insieme

Oltre la rappresentazione in piazza, le capanne e i ritrovi nelle contrade durante la novena, la manifestazione del Natale Insieme contemplava anche altre belle iniziative integrate nel programma. Alle ore 21 della Vigilia, da ogni singola contrada partiva una fiaccolata che, per tragitti diversi, confluiva alla fine in piazza. Talvolta tali fiaccolate erano accompagnate dalle musiche di zampognari che venivano ad hoc prenotati sia per creare l’atmosfera natalizia sia per intrattenere poi la gente in attesa della rappresentazione in piazza. Fuori coro, capitava che alla fiaccolata partecipassero anche persone vestite da … Babbo Natale.

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In attesa della Messa di mezzanotte, ma soprattutto dopo, sul sacrato era allestito da parte dell’AVIS un punto di ristoro con il classico vin brulé ma anche molto altro.

La Polisportiva, soprattutto con la vendita delle stelle di Natale sia la vigilia che al termine delle messe del giorno dopo provvedeva alla raccolta di fondi per iniziative di Solidarietà con risultati (forse perché era … Natale) veramente consistenti e dei quali forniva preciso resoconto. Dietro a tutto ciò c’era la regia del solito Felice, il quale organizzò anche una mostra di fotografie dei Presepi viventi in villa Andreani.

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Epilogo

Rammentare la bella esperienza del Natale Insieme anni ’80 del secolo scorso non vuol essere un esercizio dei nostalgia dei tempi passati. Ogni epoca ha le sue stagioni e i suoi modi di esprimersi.

Oggi il Natale Insieme nel nostro paese è ancora una delle manifestazioni di fine anno, con forme e modalità differenti, apprezzabili per l’impegno di chi le organizza e di quanti vi partecipano. Forse, però, quello organizzato in passato aveva per la nostra comunità un significato più profondo e sentito: quello del viverlo davvero “Insieme”.


V. F. (Dicembre 2015)


Note

Le foto dei presepi viventi e delle capanne di Natale fanno parte dell’archivio della Polisportiva Osio Sopra e sono state realizzate in parte da Photo Studio U.V. e in parte da privati. Tutte le foto sono state esposte nella citata mostra in Villa Andreani sui presepi viventi. Alcune sono andate disperse nel periodo in cui vennero messe a disposizione in Biblioteca. In particolare mancano le foto delle contrade Stalù, Salvanèi e quelle dei presepi dopo il 1990.

Non siamo inoltre riusciti ad attribuire alcune capanne alla contrada che le ha realizzate. Chiediamo l'aiuto dei lettori di MicroOsio che fossero in grado di darci una mano ad identificare la contrada di appartenenza delle seguenti capanne.

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Se qualcuno fosse in possesso di altre foto delle varie manifestazioni natalizie in piazza o nelle contrade, può contattarci per farcele avere, in modo che le si possa condividere con tutti.

Grazie anticipatamente!

Categoria: La storia recente
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