il prete muratore tnChissà quante volte ci è capitato, davanti ad una vecchia foto di gruppo, di osservare i volti delle persone e di pensare dentro di noi: mi ricorda qualcuno ma "ga rìe mia 'ndà a töl" (non riesco ad identificarlo). Ci riferiamo alle vecchie foto d'archivio scattate durante tutto il 1900, gelosamente conservate dai familiari, raccolte negli anni ‘90 e messe a disposizione della collettività.

 


Già dall'inizio della sua storia MicroOsio fa apparire casualmente, in alto a destra, le foto tratte dall'Archivio Comunale volta per volta integrate da quelle che ci vengono fatte pervenire e che pubblichiamo con grande piacere.

Del resto, l’attività di raccolta e condivisione delle vecchie foto individuali, di famiglia, di gruppi, oltre a favorire la conoscenza della nostra storia locale, potrebbe creare momenti di aggregazione sociale che, per i nostri stili di vita, è diventata ultimamente sempre più rara.

Contando sull'aiuto di alcune persone che sono vissute a Osio in quegli anni, o negli anni immediatamente successivi, abbiamo pensato di aprire una nuova sezione, nel tentativo di dare un nome ai quei volti che ci osservano da lontano.

Non si tratta di impresa facile: molte foto sono state scattate “ai tép del Carlo Códega” ed è possibile che ci siano errori o imprecisioni e chiunque ha la possibilità di segnalarceli scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

E' possibile accedere al modulo che abbiamo approntato per la visualizzazione delle foto cliccando sul seguente riquadro:

 

 

Lo stesso riquadro rimarrà disponibile sulla parte destra di tutte le pagine del sito MicroOsio dando la possibilità di accedere direttamente alle "Foto di Gruppo".


Come è cambiata la fotografia nel giro di un secolo

 

Quasi nessuno in paese possedeva una macchina fotografica; era quindi un professionista che scattava, e c’era tutto il tempo per prepararsi per l’attimo dello scatto.

tn scarpe grosse

Fare una fotografia significava allora indossare l’abito della festa: la giacchetta per i bambini, il vestito bello per le bambine, l’abito della domenica per i maschi e l’abito più elegante per le donne. Solo nelle foto scolastiche gli alunni indossano i grembiuli neri.

Nelle vecchie foto di gruppo i volti sono seriosi, pochi sono quelli sorridenti, anche quelli dei bambini: probabilmente il momento dello scatto, non sicuramente veloce come ora, permetteva ai soggetti di assumere - su raccomandazioni - un’espressione seria, degna di essere fissata per sempre.

Le foto, proprio perché immagini di un preciso periodo storico, consentono di conoscere come era l’abbigliamento, il taglio dei capelli, a volte anche le calzature; non permettono però, senza il commento di chi c’era, di conoscere l’occasione dello scatto. Le fotografie fermano il tempo e lasciano il ricordo di una o più vite; la loro condivisione permette di rafforzare la memoria storica collettiva.

 


La foto del mese di Aprile 2016 - Il prete muratore

La foto è stata scattata all'inizio degli anni '50 nel vecchio Asilo parrocchiale e vede al centro la figura del parroco Don Severino Vitali contorniato dai fedelissimi della SAVAS.


“Le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso il momento” (Henri Cartier-Bresson)

Se queste immagini potranno mai avere un significato per le generazioni future, sarà questo: io c’ero, sono esistito. Sono stato giovane, sono stato felice e qualcuno a questo mondo mi ha voluto abbastanza bene da farmi una fotografia. (Dal film In One Hour Photo)


MicroOsio (Aprile 2016)

Hanno collaborato alla realizzazione del modulo "Foto di gruppo":

Sig.ra A.P.
Sig. E.C.

Sig.ra R.P.

Li ringraziamo vivamente.