Gianpietro Bacis [dipinto di Fausto Cologni]

L’appuntamento

“Ciao a tutti.

… Come successo l'anno scorso, per una mia fisima non vorrei lasciar passare Agosto senza mettere nulla sulla Madonna della Scopa e pensare di pubblicare l'articolo apparso sulla rivista il "Campanone" degli anni '50. Non vorrei fare una analisi approfondita sul periodo, né sulla politica né su altro ma ricordare, attraverso questo articolo, alcune delle trappe fondamentali della secolare storia del Santuario. Ti chiederei Vincenzo, a questo proposito, se riesci ad introdurre l'articolo con una brevissima presentazione (pensavo una mezza paginetta). Ce la fai a farmi avere qualcosa a breve? Allego l'articolo del Campanone; altre, poche, notizie possono essere trovate su internet. Inoltre, come potete già vedere sugli articoli pubblicati per noi, ho messo un lavoro sulla grammatica bergamasca che mi ha preso molto tempo e al quale tengo particolarmente. Con il vostro consenso, lo finalizzerei e lo pubblicherei. Per il resto direi di darci appuntamento a dopo le ferie, a metà settembre. Buone ferie a chi le deve fare e buon lavoro a chi deve lavorare.

Gianpietro”

Era il 7 agosto 2016. Gianpietro inviava questa sua mail ai componenti del Gruppo di lavoro di MicroOsio. Una settimana dopo l’articolo della Madonna della Scopa appariva sul sito. È tuttora l’ultima pubblicazione di MicroOsio on line.

 

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La settima campana

Lunedì 26 settembre, alle 8 del mattino, la “settima campana” diffondeva a lungo i suoi rintocchi per tutto il paese; quella stessa “settima” (la cui “voce” Gianpietro aveva così descritto in un articolo su MicroOsio a settembre 2015: “La settima - Nota: La# [Sud - Kg 1450 - Matr. 661]; Motto: Beati Mortui qui in Domino moriuntur - Beati i morti che muoiono nel Signore”) stava suonando per lui, annunciando che ci aveva lasciato.

Sono seguite settimane di silenzio su MicroOsio, forse troppe. Per i suoi compagni di strada è stato duro elaborare il fatto che Gianpietro non potesse esserci più all’appuntamento da lui fissato “dopo le ferie, a metà settembre”.

A volte il silenzio dice quello che il tuo cuore non avrebbe mai il coraggio di dire” (Alda Merini).

Lieve è il dolore che parla. Il grande è muto ... esiste un momento in cui le parole si consumano e il silenzio inizia a raccontare” (Khalil Gibran).

Forse è stato così, forse lo sconcerto ed il dolore della perdita hanno prevalso. Tuttavia, riflettendo a fondo, è giunto il momento in cui il nostro silenzio torni a raccontare. Per sciogliere il nodo che ancora frena il sentire “dentro”, farci coraggio, dare un poco di forza alla nostra “voce” e riaccendere la luce, ricorriamo alle illuminazioni del saggio Khalil Gibran: “Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte? Cercatelo sempre nelle ore di vita … Se vi separate dall'amico, non addoloratevi, perché la sua assenza vi illuminerà su ciò che in lui amate”.

… Ciò che lui amava …” È questo il sentiero che Micro Osio cercherà di percorrere riprendendo il suo cammino, perché è anche la volontà di Gianpietro così come Enrico, suo figlio, ha voluto esprimerci “… io non conosco praticamente nulla di Osio Sopra, quindi sono poco di aiuto dal punto di vista della raccolta e della stesura di informazioni, ma posso sicuramente occuparmi della loro pubblicazione sul sito. Vi confermo infatti che per sua (ma anche mia) volontà, il sito di MicroOsio continuerà ad essere disponibile. Lui infatti non voleva che il lavoro fatto e il gruppo che si era creato andasse perso”.

Quanti ad Osio Sopra sono nati e sempre vissuti hanno avuto modo di conoscere Gianpietro personalmente e apprezzare il suo operato per la comunità. Il nostro paese è tuttavia assai composito e quasi la metà dei suoi abitanti attuali viene, come si suol dire, “da fuori”. Forse la metà di costoro hanno solo sentito parlare di lui.

Dunque, per riavviare il suo cammino, MicroOsio non può che iniziare da lui, Gianpietro, pur nella consapevolezza che illustrare “cosa ha fatto” non renda appieno “chi sia stato, anzi quanto ancora rappresenti per il suo paese”.

 


Gianpietro

Gianpietro

Egli è nato ed è sempre vissuto ad Osio Sopra; figlio della sua terra e di “Fèndo del Bàces e di Angelina Póla, che dal ’57 fino alla fine degli anni ’70 hanno gestito una osteria in Via Cesare Battisti”; così semplicemente egli era solito ricordare le sue origini. Con curriculum di studi in ambito umanistico, ha lavorato in tanti ambiti … tranne in quelli che lui forse desiderava. La formazione tuttavia gli è stata di supporto per la sua passione. “Osio Sopra – il patrimonio immateriale di una comunità”, il libro che lui ha scritto, ne è un efficace ritratto. In esso sono riassunti non solo il costante impegno e il lungo percorso di attenzione e di ricerca che per anni Gianpietro ha dedicato al suo paese ma anche l’approccio semplice e disarmante per aiutare a “capirlo”; ha raccolto pazientemente documenti dedicandosi alla loro corretta interpretazione e comprensione con lo scopo di approfondire e diffondere la conoscenza di una civiltà e di una cultura di cui essi sono testimoni. Non si è limitato solo a questo e, fin dove è stato possibile, ha fatto ricorso a testimonianze direttamente vissute dai protagonisti perché la “viva voce delle persone” andasse, appunto, al di là del fatto letterario.

 


 

Osio Sopra – il patrimonio immateriale di una comunità

 

 

Da appassionato di storia locale, Gianpietro ha rivolto la sua attenzione anche alla riscoperta del dialetto bergamasco; oltre ai modi di dire e alle espressioni tipiche dialettali, la sua costante ricerca l’ha portato, come ultimo sforzo, all’elaborazione di un testo riguardante la grammatica bergamasca.

La stessa passione che traspare dal suo libro si trova anche nelle innumerevoli iniziative attuate e che, sin da giovane, l’hanno visto in campo sul nostro territorio. Non è intento farne un’elencazione cronologicamente completa e tanto meno agiografica. Gianpietro, persona schiva sino a rasentare la timidezza (lo si notava dalle espressioni del suo viso quando si infervorava su un argomento che gli stava a cuore), non si è mai voluto ergere a protagonista; è sempre stato quello che si può definire un “leader silenzioso ma riconosciuto”. Diverse manifestazioni degli ultimi anni ad Osio sono dovute alla sua iniziativa, alcune legate al filo conduttore della sua innata passione per la storia del paese e altrettante proiettate verso la costruzione di un futuro culturale per la comunità di appartenenza. È stato costantemente attivo in campo civile, “sempre dalla stessa parte” come era solito dire, da consigliere comunale e per tanti anni Presidente di seggio alle varie elezioni amministrative e politiche. Il suo operato, pur espressione del gruppo di appartenenza, è stato rivolto al bene della comunità, legato sì ai suoi principi e alle sue idee, ma il più possibile scevro da ideologie. Ha sempre comunque cercato il dialogo, riuscendo a coinvolgere nelle iniziative, da lui promosse in ambito culturale, anche le persone cosiddette “dell’altra parte”.

Più che le parole, per capire la persona, sono i fatti a fare da testimonianza.

 


la colombera

L’Associazione culturale La Colombera

È l’ambito in cui Gianpietro ha messo in luce tutte le sfaccettature del suo eclettismo culturale. “L’Associazione Culturale La Colombera nasce ufficialmente il 25 aprile del 1999, data simbolica ed importante, dalla volontà di un gruppo di cittadini interessati a portare avanti in paese un discorso culturale il più possibile vario e continuativo” (dal sito dell’Associazione). Gianpietro ne è stato il fondatore, nonché il Presidente dalla prima ora. Il primo passo nello stesso anno di fondazione è stata la firma della Convenzione per la gestione dei corsi della Civica Scuola di Arte e Musica di Osio Sopra, come riportato dal sito dell’Associazione: “L’Amministrazione Comunale di Osio Sopra, titolare della Civica Scuola di Arte e Musica, istituzione che si occupa di corsi culturali, incarica l’Associazione Culturale “La Colombera” a condurre per proprio conto e con i medesimi obiettivi i corsi di Musica, Teatro e Pittura esistenti nell’anno 1998-1999 …”. Gli obiettivi dichiarati: “Fornire un servizio culturale e sociale stabile, in permanente contatto con le istituzioni scolastiche già operanti nel territorio, favorendo lo sviluppo di una proficua collaborazione; offrire a tutti i cittadini, e ai giovani in particolare, la possibilità di acquisire nuove conoscenze di carattere tecnico, professionale e ricreativo, costituendo utile base per la prevenzione del disagio giovanile; favorire con la propria struttura organizzativa, la realizzazione di programmi e iniziative culturali in collaborazione con i gruppi e le associazioni locali; promuovere conferenze, dibattiti, mostre, concerti, studi, ricerche e ogni altra attività utile alla diffusione della cultura musicale ed artistica”. l’Associazione Colombera ha gestito la Scuola di Arte e Musica di Osio Sopra fino al termine dell’anno 2011/2012 allorché l’Amministrazione Comunale ha concesso l’affido della stessa alla Cooperativa Artemia. Nel corso della conduzione da parte dell’Associazione Colombera gli utenti sono passati da 74 (anno 1998/99) a 219 (anno 2011/12).

Il lungo e variegato cammino dell’impegno di Gianpietro all’interno della comunità non si è limitato alla gestione della Scuola d’Arte e Musica, seppur efficiente e ricca di frutti successivi (basti pensare a “Musica Ragazzi”), ma ha spaziato su numerosissimi versanti con diffuse iniziative sul territorio, come ben documentato sul sito internet della Colombera, creato e gestito da lui stesso. Conosciute sono soprattutto le diverse manifestazioni di animazione culturale dal 1999 al 2014 durante le Sagre di Ferragosto, in collaborazione con AVIS, Pensionati ed Anziani di Osio Sopra ed altri Enti e Associazioni del territorio; l’organizzazione di gite culturali, di mostre di pittura; manifestazioni in occasione della “Giornata della memoria”. Scorrendo le varie attività si scopre un’altra passione di Gianpietro: la musica popolare tradizionale. Coniugando la ricerca storica locale con gli usi e motivi musicali di un tempo (canzoni di filanda, canzoni lombarde d’amore ecc.) egli ha messo insieme un significativo repertorio che è stato alla base di due gruppi di “performer” da lui creati: il gruppo “Osteria Colombera” e il Gruppo Musicale Itinerante conosciuto soprattutto come “Filande, filandine, filandere …”. Quest’ultimo gruppo ha tenuto concerti non solo ad Osio Sopra ma pure in tutta la Provincia, come ben documentato dallo stesso Gianpietro sempre sul sito della Colombera (http://www.asscolombera.it/progetti/filande/descr.htm); oltre alle recensioni delle rappresentazioni, sul sito sono riportati i testi delle varie canzoni, alcune registrazioni ed è illustrato tutto il substrato storico/culturale dei diversi componimenti. Di questi gruppi Gianpietro non era solo lo “storico” ricercatore dei testi ma pure l’arrangiatore musicale ed il chitarrista. Ciò detto, si potrebbe continuare a parlare all’infinito della poliedricità del suo impegno per la comunità. Per evitare il rischio di fare un semplice indice asettico di cose fatte senza esplorare la linfa vitale dell’anima che le partoriva, l’invito è proprio quello di visitare il sito dell’Associazione Colombera. Lì si incontra Gianpietro, l’ideatore, lo storico, il documentarista, il musicista; lì, nel dettaglio non nostalgico, si possono rivivere momenti che hanno caratterizzato la vita culturale del paese per diversi anni.

 

Gianpietro alla chitarra

 

 

il Gruppo Osteria Colombera

il Gruppo Osteria Colombera

 

filande, filandine, filandere

Il Gruppo Musicale Itinerante: Filande, filandine, filandere

 


Inoltre ...

 

Anche se il libro “Osio Sopra – il patrimonio immateriale di una comunità” (prima edizione 2012, successiva 2013 e ultima edizione 2015) può considerarsi il compendio dell’impegno di Gianpietro in ambito culturale, egli ha lasciato in eredità alla comunità anche altri significativi progetti: “Il baco da seta: una storia lunga 4000 anni, dalla Cina fino a … Osio Sopra”, corredato da un documentato percorso didattico di come veniva allevato il baco da seta nel nostro paese; “Torrenti, rogge e canali …”, una mappatura del complesso sistema idrografico del territorio, con l’organizzazione anche di “biciclettate amatoriali” e visite guidate per andare alla scoperta dello stesso; la realizzazione della “Meridiana” sulla parete della torretta della Colombera rivolta verso Piazza Garibaldi; “Osio ieri e oggi – progetto pittorico” con la realizzazione di grandi quadri apposti su pareti di edifici in vari angoli del paese, con gli scorci più caratteristici della Osio di un tempo “per dare la possibilità di confrontare, in un solo colpo d’occhio, quell’angolo di paese, così come si presenta oggi, rispetto all’immagine che di quello stesso luogo hanno avuto, ai loro tempi, i nostri nonni e bisnonni”.

 

bachi da seta

la storia dei bachi da seta

 

biciclettate alla scoperta di “torrenti, rogge, canali”

biciclettate alla scoperta di “torrenti, rogge, canali”

 

la Meridiana della torretta Colombera

la Meridiana della torretta Colombera

 

Osio ieri e oggi - progetto pittorico

Osio ieri e oggi - progetto pittorico

 

Ultimo lascito è l’iniziativa “Omnia Tempus habet” realizzata alla fine del mese di febbraio di quest’anno, una collaborazione fra l'Associazione Colombera, la Parrocchia e l'Amministrazione comunale di Osio Sopra che ha reso possibile il recupero del vecchio orologio meccanico della torre campanaria, perfettamente restaurato e, protetto da una teca in vetro, collocato nell'atrio del Municipio.

 

il recupero del vecchio orologio della torre campanaria

il recupero del vecchio orologio della torre campanaria

 

Come nel suo stile, per la messa in opera di tutte le iniziative da lui ideate e basate su sue approfondite ricerche storiche, Gianpietro ha svolto una paziente azione di coinvolgimento di Associazioni, Istituzioni e artisti locali, dando il giusto rilievo alle competenze territoriali senza ergersi lui stesso a protagonista.

 


La nascita di MicroOsio

Febbraio 2015: on line compare il sito MicroOsio – Osio Sopra attualità cultura storia territorio.

Per dare continuità alle sue ricerche storiche e metterne a disposizione direttamente i frutti ad un’ampia platea di utenti, Gianpietro era consapevole che non poteva essere un altro libro lo strumento più adatto, sia per i tempi di stampa e di diffusione che per i costi di edizione. Inoltre, la sua attenzione non voleva limitarsi al passato ma, partendo dalla storia per interpretare l’evoluzione del paese, intendeva rivolgersi verso ciò che oggi caratterizza Osio Sopra.

 

microosio

 

Essendo appassionato ed esperto in materia, un sito internet come contenitore di documenti storici ma pure di idee e progetti gli era apparso il mezzo migliore. Per il suo nuovo impegno Gianpietro ha coinvolto un piccolo gruppo di amici (alcuni provenienti dall’esperienza del MicroOsio fine anni ’60) e assieme a loro in un anno e mezzo di riflessioni ha aperto un’altra strada.

Il suono della “settima campana” di quel triste 26 settembre 2016 ha bloccato improvvisamente il tragitto di MicroOsio. Spentosi l’eco di quei rintocchi, un’altra voce incoraggia ora i compagni di viaggio, quella che riecheggia nei versi de “Il Profeta”: “Il giorno del distacco non è forse il giorno della raccolta? Nei campi ho sparso il seme ed il mio albero è ormai ricco di frutti; non ho lasciato il mio aratro a metà solco, la fiamma arde nella lanterna che ho elevato; sgorgano i miei desideri come una fontana in modo che altri possano riempirsi le loro coppe” (Khalil Gibran).

 


Nel suo stile conciso e pratico, Gianpietro ha espresso i “suoi desideri” in forma più semplice e diretta: “… come potete già vedere sugli articoli pubblicati per noi, ho messo un lavoro sulla grammatica bergamasca che mi ha preso molto tempo e al quale tengo particolarmente. Con il vostro consenso, lo finalizzerei e lo pubblicherei” (sua ultima mail); “… vi confermo infatti che per sua (ma anche mia) volontà, il sito di MicroOsio continuerà ad essere disponibile. Lui infatti non voleva che il lavoro fatto e il gruppo che si era creato andasse perso” (testimonianza di Enrico, suo figlio).

 

In nome di Gianpietro, continuiamo … (e lui scriverà ancora per noi).

 

Gli amici del gruppo di lavoro

 

P.S: a Giusi, a Enrico ed ai suoi cari l’abbraccio e la vicinanza di tutti i lettori del sito MicroOsio.