Carmina non dant panem
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- Categoria: Riflessioni
“L’Italia è il paese più vecchio del mondo, ma resiste una quota di giovani che intralcia il sereno declino della nazione con lamentele e vane proteste. Che fare? La mia proposta è incentivare l’emigrazione di quei pochi che ancora si ostinano a cercare fortuna in patria. Toglierceli insomma dai piedi, una volta per tutte, secondo la felice espressione del ministro Poletti. Per il loro stesso bene, qui non c’è futuro […].
[… ] Nei noiosi paesi del Nord Europa si guarda al futuro investendo sull’istruzione e la formazione dei figli. Noi italiani, più fantasiosi, abbiamo deciso di passare alla storia per la più grande collezione di opere inutili di tutti i tempi […].
[…] Questa ( il Mose di Venezia) e altre geniali imprese comportano tagli e sacrifici in settori meno importanti. A cominciare da istruzione e formazione, dove siamo ultimi in Europa, dopo la Grecia. Ma non è per questo che abbiamo il 40 per cento di giovani disoccupati [… ].
[…] La vera ragione, come ci spiegano media e ministri, è che i nostri giovani sono fannulloni, choosy, viziati, rompiscatole. Togliamoceli dai piedi allora e con i soldi pubblici risparmiati per l’istruzione famo ‘sto stadio, famo ‘sto Mose, famo ‘sto campus, famo ‘sto Ponte. Famo ridere?”.
(da Il Venerdì, 2 giugno 2017 rubrica ‘Contromano’ di Curzio Maltese).
Il testo che segue è la riflessione di un giovane di Osio Sopra che - come tanti altri giovani italiani che hanno frequentato una facoltà umanistica - sta tentando di realizzare un suo progetto di lavoro all’estero: il suo Paese non gli ha dato, per ora, alcuna opportunità lavorativa.
Carmina non dant panem
Il XX° secolo può essere considerato come lo spartiacque fra un mondo plasmato dalle persone ed un mondo regolato dalla Scienza. Il secolo scorso, infatti, è stato teatro della maggior parte delle scoperte scientifiche che hanno portato alla formazione del mondo in cui viviamo.
Si ricomincia
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- Categoria: Non categorizzato
Gianpietro ha lasciato un grande vuoto: senza di lui non c’erano più le energie e le competenze per proseguire nella pubblicazione di Microosio.
Proprio per continuare a realizzare il suo impegno per raccontare di Osio Sopra, si cerca di mantenere vivo il suo progetto riprendendo la pubblicazione, con scadenze più lunghe, di articoli sulla storia del nostro paese e della nostra gente.
In considerazione dell’ impossibilità di sostituire le conoscenze e l’esperienza di Gianpietro, si invitano i lettori di Microosio a dare il loro contributo con proposte, suggerimenti e articoli di interesse comune per la comunità di Osio Sopra.
La Roggia Brembilla
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- Categoria: Il territorio
Abbiamo già avuto modo di dire che tutta l'acqua che irriga i campi a sud di Bergamo: Curno, Treviolo e tutte le frazioni, Dalmine e tutte le frazioni, Verdellino, Verdello e Osio Sopra è acqua derivata interamente dal fiume Serio, pescata alla grande vasca di carico di Albino. E' da lì che originano le rogge principali della nostra zona: la Roggia Serio Grande e la Roggia Morlana e le loro derivate fra le quali la Colleonesca, la Verdellina e la Seriola di Osio, per citare solo quelle che interessano il teritorio di Osio Sopra.
L'unica Roggia derivata dal Brembo che interessa la nostra zona è la Roggia Brembilla, anticamente detta Marzola.
Il giorno del distacco non è forse il giorno della raccolta?
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- Categoria: Persone, gruppi e iniziative
L’appuntamento
“Ciao a tutti.
… Come successo l'anno scorso, per una mia fisima non vorrei lasciar passare Agosto senza mettere nulla sulla Madonna della Scopa e pensare di pubblicare l'articolo apparso sulla rivista il "Campanone" degli anni '50. Non vorrei fare una analisi approfondita sul periodo, né sulla politica né su altro ma ricordare, attraverso questo articolo, alcune delle trappe fondamentali della secolare storia del Santuario. Ti chiederei Vincenzo, a questo proposito, se riesci ad introdurre l'articolo con una brevissima presentazione (pensavo una mezza paginetta). Ce la fai a farmi avere qualcosa a breve? Allego l'articolo del Campanone; altre, poche, notizie possono essere trovate su internet. Inoltre, come potete già vedere sugli articoli pubblicati per noi, ho messo un lavoro sulla grammatica bergamasca che mi ha preso molto tempo e al quale tengo particolarmente. Con il vostro consenso, lo finalizzerei e lo pubblicherei. Per il resto direi di darci appuntamento a dopo le ferie, a metà settembre. Buone ferie a chi le deve fare e buon lavoro a chi deve lavorare.
Gianpietro”
Era il 7 agosto 2016. Gianpietro inviava questa sua mail ai componenti del Gruppo di lavoro di MicroOsio. Una settimana dopo l’articolo della Madonna della Scopa appariva sul sito. È tuttora l’ultima pubblicazione di MicroOsio on line.
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Nuova foto di gruppo ( ... continua)
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- Categoria: Foto di gruppo
Foto di classe 1943 Continua la pubblicazine delle foto di gruppo scattate in anni non più recentissimi. Un gruppo di cittadini e cittadine si sono resi disponibili a consultare con noi le foto per dare un nome ad ognuno dei volti che vi appaiono.
Dopo la pubblicazione delle "foto di gruppo" riceviamo dai lettori alcune segnalazione a fronte di volti ai quali non eravamo stati in grado di dare un nome; ribadiamo l'invito a chiunque volesse collaborare in questo senso, ad inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. segnalando errori e /o imprecisioni.
La B.V. Della Scopa e la solenne incoronazione del 1959
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- Categoria: Gli anni '50 e '60
Come tutti gli anni, nel mese di Agosto, la comunità di Osio Sopra si appresta a celebrare la liturgia legata all'Assunzione al Cielo della Vergine Maria con eventi particolari. Si tratta di una tradizione che affonda le sue radici nei secoli e prevede che il simulacro della Beata Vergine, venga portato nella chiesa parrocchiale e che, dopo qualche giorno, la statua venga riaccompagnata al Santuario dopo la solenne processione del 15 Agosto per le vie del paese.
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Il Cinquecento a Osio Sopra (Parte 2)
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- Categoria: I documenti del passato
Osio Sopra nell'organizzazione politica e fiscale del territorio bergamasco.
Nell’anno 1428, Bergamo e parte del suo attuale territorio passarono sotto il dominio della Repubblica di Venezia divenendo così il nuovo avamposto del confine occidentale dello ‘stato da terra’ con l’assegnazione alla popolazione bergamasca dello stato giuridico definito come ‘de intus’
Omnia Tempus Habet
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- Categoria: Monumenti e manufatti
"Il tempo governa ogni cosa". E' il motto che appare sopra il quadrante dell'orologio del campanile di Osio Sopra.
Alla fine del mese di febbraio una collaborazione fra l'Associazione Colombera, la Parrocchia e l'Amministrazione comunale di Osio Sopra ha reso possibile il recupero del vecchio orologio meccanico della torre campanaria, perfettamente restaurato e, protetto da una teca in vetro, collocato nell'atrio del Municipio.
La vera storia dell'aereo caduto ad Osio Sopra nel '44
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- Categoria: Testimonianze e ricordi
Molti hanno sentito parlare di un aereo caduto nella campagna di Osio Sopra durante la guerra, la vicenda rimane però avvolta nel mistero e pochi ricordano bene quello che è successo. Abbiamo contattato il Sig. Francesco Brugali (Cèschi di Bressanì), un testimone oculare dello schianto dell'aereo e delle vicende che, nei giorni successivi, hanno salvato la vita ad uno dei sopravvissuti: il sergente americano Samuel D. Tracy.
La storia inizia nell'estate del 1944, durante la fase finale della seconda guerra mondiale.
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Il Cinquecento a Osio Sopra (Parte 3)
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- Categoria: I documenti del passato
Categorie e registrazioni demografiche - Le conseguenze dello scompiglio religioso della Riforma Protestante.
Sempre nella relazione statistico inventariale del ‘da Lezze’, si legge che, in caso di chiamata alle armi, la comunità di Osio Sopra avrebbe messo a disposizione dei soldati: ‘1 pichiere’, fante munito di picca [], ed ‘1 galleotto’, rematore da imbarcare sulle galee.
Modi di dire - Parte 4 (lmn)
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- Categoria: Dialetto
I modi di dire sono la bellezza e il colore di ogni dialetto. Ve ne sono una infinità anche in bergamasco. Quelli che seguono non sono, ahimè, che una piccola parte di quelli che vengono utilizzati a Osio. Alcuni sono diffusi in tutta la provincia, altri in un ambito ristretto al paese, altri sono utilizzati solo all'interno di un parentado, riferiti magari ad episodi noti a quella ristrettissima cerchia di persone, ma non per questo meno interessanti.
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